Non servono molte parole per presentarlo, ogni gnomonista italiano lo conosce e non può non averne sentoto parlare.
La bibbia della Gnomonica italiana del XX° Secolo.
Amm. Girolamo Fantoni
Un sincero e sentito saluto all’Ammiraglio Fantoni, un pilastro portante della Gnomonica Italiana che con la sua opera ha formato ed accompagnato generazioni di gnomonisti lasciando un segno indelebile.
Nel 1988, quando pubblicò il suo grande Trattato sugli orologi solari, Girolamo Fantoni testimoniò, nella prefazione, che dopo quasi un secolo di buio e di silenzio, succeduto ai secoli d’oro dello sviluppo della scienza gnomonica, si stava manifestando “un sorprendente vivace risveglio di interesse per l’orologio solare…”e non esitò ad esprimere il suo parere sulle ragioni dell’accadimento. Lo fece con l’efficacia peculiare del suo modo di ragionare, non ricercando motivazioni astratte, ma semplicemente riferendosi alla natura dell’uomo: “di tanto in tanto – scrisse –
qualcuno sente il bisogno di riposare per un momento, cercando di considerare la misura del tempo al modo antico, superato, ma fuori dalla frenesia del centesimo di secondo, al modo cioè degli orologi solari”.
Non mancò nondimeno di rilevare la necessità di offrire a chi voleva ripercorrere il cammino del passato uno strumento moderno di conoscenza e da questa consapevolezza nacque il Trattato, del quale egli stesso scrisse:” A prima vista queste pagine possono sembrare troppo tecniche ed astruse; peraltro, siccome abbiamo cercato di adoperare tutti i mezzi di cui si sono serviti i nostri avi lontani e vicini, dalla trigonometria sferica all’empirismo più elementare, crediamo che tutti potranno trovare la via per arrivare alle conoscenze che si desidera avere”.
Girolamo Fantoni non era soltanto un teorico, ma si è sempre distinto per la sua “militanza” gnomonica. Ha partecipato con una relazione allo storico 1° Seminario Nazionale di Gnomonica di S. Elpidio a Mare del 1987, qualificandosi così come uno dei Veterani del risveglio e in seguito ha continuato ad arricchire di pregevoli contributi i successivi Seminari, fino a quello di S. Benedetto del Tronto, del 2000. E tra un Seminario e l’altro ha pubblicato su riviste specializzate articoli di divulgazione scientifica, esemplari per chiarezza ed eleganza stilistica.
Il Decano della nostra comunità gnomonica è scomparso il 27 dicembre 2006 all’età di 87 anni. Ci lascia un insigne monumento di scienza gnomonica, che èquanto di più ampio e completo sia stato scritto in epoca moderna intorno alla materia che è l’oggetto del nostro appassionato interesse.
Un ringraziamento per la sua dedica ed un sentito ricordo: